Clemente de' Vallisneria
Un Sedicesimo 49
Herbarium Microscopicum
I 15 fiori contenuti in questo Sedicesimo rappresentano una piccolissima parte dell’Herbarium Microscopicum di Clemente de’ Vallisneria. Un’opera di botanica che non ha precedenti: per dimensione (sono talmente tanti i fiori che la compongono che neanche l’autore sa esattamente quanti siano, e la catalogazione è ancora in corso), per la tipologia di fiori che vi sono contenuti (sono tutti esemplari di fiori bioluminari e diatomeici non visibili all’occhio umano tanto sono di dimensioni minuscole e tutti prima d’ora sconosciuti) e per il mistero che avvolge l’autore di quest’opera di cui si sa pochissimo, o come desidererebbe lui, quasi niente. Che forse spiega la scelta di riportare sul frontespizio dell’Herbarium questo aforisma di Vladimir Jankélévitch: “L’amore è più un rispetto di un mistero che un desiderio di conoscere”.
Clemente de’ Vallisneria è una figura di non facile classificazione nel rigoroso mondo delle scienze naturali. Nato ad Auckland (NZ) nel 1999 da famiglia di origini italiane, comincia a interessarsi di botanica grazie al fortunato incontro in un negozio di libri usati con Maurice Maeterlinck e con il suo testo L’intelligenza dei fiori.
Sebbene di formazione autodidatta, già dai suoi primi esperimenti sulla propagazione agamica involontaria è evidente come il suo lavoro sia influenzato dalle teorie sulla botanica parallela di Leo Lionni. Ha scritto un saggio (mai pubblicato) sulle piante dioiche, in cui si fa cenno allo pseudo-gamete, la cellula riproduttiva delle specie a filogenesi sensoriale (come ad esempio le deritacee) da lui scoperta.
ISSN: 1972-2842 #49
Curatore: Pietro Corraini
Rilegatura: punto metallico
Pagine: 16
Base: 17.0
Altezza: 24.0
Edizione: 2018